
17 Mar Focaccia di pomodori secchi e pinoli
E’ un mattino che profuma di sole e la principessa Groviglio Rosso scalza corre in cucina per accoglierci e offrirci un pezzo di focaccia di pomodori secchi e pinoli, una focaccia inventata tanto tempo fa, simbolo di pace…vi va se vi racconto una storia?
La Principessa Groviglio Rosso la preparava ogni volta che nella mente le si intrufolava un pensiero del passato. Un filo trasparente e silenzioso che le toccava il cuore lasciando intatto l’altrui pensato. Una macchina del tempo che non poteva governare e la lasciava al capolinea dei ricordi. Lei aveva avuto la fortuna di vivere stagioni regolari e altre senza tempo. Aveva visto sbocciare la primavera in gennaio e l’inverno in aprile e proprio queste stagioni irregolari le avevano bucato il cuore ma lei fingeva di averle lasciate lontane, ormai.
Così preparava focacce e il volpino Occhi Ovunque capiva che i pensieri della Principessa si erano fermati sul sorriso dell’ elfo dai capelli color girasole, che tempo fa la portava in braccio per la città eterna vuota di parole e piena di luci alla ricerca di una piazza deserta dove un venticello avvicinò i loro sguardi fino a farli abbracciare. In quella città in cui una notte scoprirono una piramide magica a tal punto da pensare che dal cuore dell’elfo potesse nascere una rosa bianca e finalmente tornasse la pace tra il mondo degli elfi e quello dei principi.
Ma l’elfo spazzò via la Principessa dal suo cuore e distrusse ogni sogno. Lei raccolse piccoli pezzetti di magia sparsi sul pavimento e li custodì con la speranza che un domani tra due mondi sbocciasse la pace. Ci pensò Occhi Ovunque a portar armonia tra le due realtà. Prese i pezzi di magia, li mescolò a raggi di sole al tramonto e farina finissima, versò una manciata di pinoli incantati e infornò l’impasto. Il risultato fu una focaccia morbida dal sapore delle grandi storie d’amore.
Il volpino ne diede un pezzo alla Principessa. Dopo il primo morso, lei cacciò via ogni rancore provato verso l’elfo. Così Occhi Ovunque pensò che potesse avere lo stesso effetto su elfi e principi. Ne preparò ancora e ne portò il giorno seguente presso le corti dei due regni. Ad ogni morso tutti perdonavano i torti subiti e ci fu la pace.
- 200 g farina 0
- 25 g lievito di birra
- 1 cucchiaino zucchero
- 2 cucchiai di olio
- acqua q.b.
- Pomodori secchi
- pinoli a piacere
- olio evo q.b.
- sale fino q.b.
- Iniziate versando in una ciotola la farina e lo zucchero.
- Sciogliete il lievito in un bicchiere di acqua tiepida e aggiungetelo alle polveri.
- Mescolate per bene e aggiungete pinoli in quantità coerente al vostro gusto.
- Lavorate l’impasto e aggiungete acqua tiepida fino ad avere un panetto elastico e sodo.
- Quindi lasciate riposare per due ore c.a. in una ciotola calda e coperta da un panno pulito ed umido (bagnatelo con dell’acqua calda).
- Stendete l’impasto (su carta da forno) finché non abbia un cm di spesso, spennellatelo di olio evo.
- Create delle fossette con le dita affondando i polpastrelli nell’impasto steso.
- Preriscaldate il forno statico a 250°
- Spargete di sale e ponete la carta da forno con l’impasto sulla teglia.
- Infornate per 10 minuti (finché la focaccia non sarà dorata).
- Ora, una volta cotta, farcitela con pinoli e pomodori secchi.
- Tagliatela, è pronta per essere gustata.
Tanto tempo ormai era trascorso, la Principessa e l’elfo avevano ripreso le loro vite perdendosi molto l’uno dell’altro. Si mancavano e non lo sapevano, convinti che dirselo non avrebbe cambiato molto. Se capitava che i due si incontrassero, Groviglio Rosso abbozzava un sorriso e portava tutta l’attenzione dell’elfo sul suo vizio di mordicchiare cannucce colorate, timorosa che lui scoprisse quanto le battesse il cuore nel rivederlo. Certi momenti van via come un palloncino che ci sfugge di mano, ma i fili no, i fili restano e segretamente ci legano nel tempo. Un filo è solo un filo, ma un filo che unisce è una strada che si percorrerà di nascosto quando il cuore sarà riscaldato ancora da quei giorni troppo lontani.